“Giampiero Ventura è un allenatore che al Toro ha dato tanto, e che a Torino è riuscito a mettersi in mostra. C’è stato un profitto reciproco da questa collaborazione“. Lo continua a ripetere, come un mantra, Urbano Cairo, quando interpellato sul futuro dell’allenatore che ha saputo risollevare e ridare entusiasmo alla piazza granata. E in effetti sono tanti i tifosi che invocano la permanenza anche per la prossima stagione del tecnico, che ha ancora un anno di contratto ma che, parimenti, sta attirando diverse interessate.
In primis quella Sampdoria che, in caso di partenza di Mihajlovic, avrebbe pensato proprio a un suo ex allenatore, con un bagaglio di esperienza (e, soprattutto, di successi) decisamente maggiore. Poi, altre voci di corridoio, più o meno confermate, alle quali però il Torino stesso ha cercato di dare un punto fermo. Per voltare pagina e pensare ad altro. È altamente improbabile, per usare un eufemismo, che Giampiero Ventura infatti possa lasciare la panchina del Toro a fine stagione. Anzi, proprio in questi ultimi giorni il tecnico, insieme con il ds Petrachi e il presidente Cairo, ha cominciato a pianificare in maniera certosina la prossima annata, tra desiderata e obiettivi stagionali, che parlano di un Toro stabilmente tra le prime otto con l’obiettivo qualificazione all’Europa League.
E il rinnovo? Anche in questo caso, la linea di Cairo è stata piuttosto precisa. Di prolungamenti a fine stagione non ci saranno, nè per l’allenatore, nè per il direttore sportivo, il quale allo stesso modo vanta un rapporto siglato fino al 2016. Ma, come avvenuto in passato, in entrambi i casi il prolungamento avverrebbe, se tutto dovesse andare per il verso giusto, nel corso della prossima stagione. Insomma, una conferma e un’idea di lavoro piuttosto definite, che lasciano ora spazio al mercato. Quello sì, con diversi punti interrogativi. A partire dalle conferme, che faranno capire quanto il Toro dovrà lavorare e intervenire per alzare, in maniera chiara e inequivocabile, l’asticella.